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Posts Tagged ‘AldoCazzullo’


Uno spettro si aggira nel mondo degli storici, che in verità non fanno nulla per esorcizzarlo. Non è il comunismo, spettro in disarmo, per il quale i potenti non organizzano più cacce alle streghe, ma proprio per questo dovrebbe preoccupare. Se uno spettro non allarma la sinistra radicale, non mette sul chi vive i poliziotti, non fa paura al papa, non inquieta l’eternamente inquieta Meloni, non strappa battute acide a Renzi, stiamo attenti lettrici e lettori, vuol dire che, sotto sotto, lo spettro gli fa comodo e qualcosa di buono a casa gli porta.
Siete curiosi? Volete sapere chi è lo spettro amico dei potenti? Girate per le librerie e li trovate ovunque, il libro e il Cazzullo, accompagnati da “recensioni di scambio”, sostenuti da una potente macchina economica e da nomi notissimi; in questi giorni gli regge il moccolo persino Mario Draghi, che con la storia c’entra come i cavoli a merenda. Aldo Cazzullo vende, fa soldi a palate, aiuta la Meloni a coprire tasselli nella sua ossessiva caccia all’egemonia culturale della destra e non si ferma di fronte a nulla.
Senza addentrarvi nel labirinto tossico delle cazzullate, difendete la vostra cultura, fermatevi al titolo e non avrete dubbi: vi troverete davanti lo spettro. Come fossimo ancora ai tempi di Bruno Spampanato, Telesio Interlandi, Ugo Ojetti e dell’Istituto Luce, il Cazzullo strizza l’occhio al nazionalismo mussoliniano e torna alla favola dell’Impero Romano che non è mai morto e degli italiani che sono stati “padroni del mondo”. Nulla di stano perciò, se Mussolini ne riportò la gloria sui fatali colli di Roma.
Bravo Cazzullo, bravissimo, pensa la Meloni; tu sì che mi dai una mano, mentre sto a prendere per i fondelli il popolo di poeti, naviganti, razzisti e reazionari. Con le tue cazzullate, mi regali il raggio di sole che inutilmente mi aspetto da mio cognato Lollobrigida, uno che, se potessi, in nome della sbandierata meritocrazia, manderei con te difilato a pulire i cessi di Palazzo Venezia.   

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