I diritti si conquistano e si difendono solo se si posseggono gli strumenti che ci consentono di coglierne il valore.
Si spiega così un paradosso della storia: di due servi nella stessa condizione, uno rivendica e lotta, l’altro ringrazia e bacia la mano del padrone.
Archive for the ‘Interventi e riflessioni’ Category
Bacia la mano del padrone
Posted in Interventi e riflessioni on 02/06/2023| Leave a Comment »
Mi vergogno di essere italiano
Posted in Interventi e riflessioni, tagged Amendola, Fabio Fazio, Giletti, Gobetti, Gramsci, Lucia Annunziata, Luciana Littizzetto, Matteotti, Rosselli on 29/05/2023| Leave a Comment »
Sul web si è aperto un dibattito serio e per la verità a senso unico sui licenziamenti a catena che si registrano sulle reti televisive di Stato e su quelle private. La tesi che prevale è semplice: fanno bene a mandarli via perché, stringi stringi, non si sono mai esposti più di tanto. In fondo chi sono e quanto valgono Fazio, la Littizzetto, Lucia Annunziata e quell’anima nera di Giletti, imbavagliato da la7? Niente. Sono passati per “sinistri”, ma erano più o meno democristiani. Finché gli è andata bene, li hanno pagati profumatamente; ora stiano zitti, come hanno sempre fatto, si tolgano dalle scatole e soprattutto non si attendano solidarietà. Alla “gente normale” non importa nulla di quello che gli fanno. Non se ne frega e fa bene. In ogni paese libero è giusto prendere a calci nel culo i moderati. Fossero stati sinistri e rivoluzionari, si fossero esposti coraggiosamente, la cosa sarebbe evidentemente diversa.
Si sa, no? Se avessero toccato un marxista dichiarato, la “gente normale” sarebbe saltata dalla sedia.
Per protestare o per applaudire?
I sostenitori della cacciata dei moderati non hanno dubbi: per protestare. E come dargli torto? La gente protesta tutti i giorni per i morti sul lavoro, provoca l’intervento dell’esercito a ogni licenziamento senza causa, né giusta, né ingiusta, figuratevi quali e quante piazze metterebbe a ferro e fuoco per un giornalista di sinistra licenziato.
Il dibattito è rivelatore e pone di certo qualche domanda: a nessuno sorge il dubbio che non mandano via i giornalisti per questioni di bravura o moderazione? Nessuno s’insospettisce o ricorda le tre parole di storia che qualcuno deve avergli pur insegnato? Fazio, Giletti, la mia ex amica Lucia Annunziata. Come si conciliano la libertà di stampa e di opinione con il bavaglio imposto a chi dà fastidio?
La prima volta che accaddero cose simili si videro all’opera purghe e bastonature. Stavolta no.
Perché la politica non c’entra?
No! È che l’Italia ha enormemente aumentato gli allevamenti di pecore e la produzione di dementi.
Qualcuno definisce “normali” le persone a cui tutto questo non interessa. Perché? Semplice. Per le “persone normali” che popolano l’Italia di oggi, anormali furono Matteotti, Amendola, Rosselli, Gobetti, Gramsci e i solitari eroi dell’antifascismo.
Intanto, mentre i “grandi nomi” fanno le valigie, quelli più piccoli si vedono i blog attaccati e per quanto possibile boicottati.
Perché? Perché danno fastidio.
Chi li boicotta?
Una società guidata da Mentana! Dice che scrivi notizie false.
E la gente? A quella “normale” non importa nulla.
Mi vergogno di essere italiano.
Transform Italia, 31 maggio 2023
Un piccolo significativo cambiamento
Posted in Interventi e riflessioni, tagged granata torinesi, juventini, Ucraina on 23/05/2023| Leave a Comment »
Sarebbe bello, se la campagna per un salario minimo di 10 euro costringesse i padroni a pagare.
Sarebbe bellissimo, se i soldi per le armi inviate all’Ucraina fossero destinati alla povera gente e finalmente l’ordine mondiale non dipendesse dai guerrafondai americani e dai loro zerbini europei.
Sarebbe bello, se la cultura di morte del capitalismo fosse travolta dall’amore per la vita del genere umano.
Lo so, nulla di tutto questo può accadere facilmente e, tuttavia, saluterei come un primo piccolo segnale di cambiamento un passaggio massiccio degli juventini al glorioso e immacolato tifo dei granata torinesi.
Pietà per chi ha lottato e perso
Posted in Interventi e riflessioni on 18/05/2023| Leave a Comment »
Avrei dovuto leggere prima le parole di dolore e la denuncia della mia amica Marcella: https://www.anteprima24.it/napoli/vietato-saluto-madre-burocrazia/.
Da un po’ purtroppo leggo sempre in ritardo e anche quando faccio in tempo, esperienze tanto tristi e dolorose mi sembrano così enormi e schiaccianti, che ammutolisco. Rabbia, sconcerto, rifiuto di credere e accettare e poi la reazione “politica”, le domande che si affollano e la fatica di trovare risposte.
Dove si ferma il confine della barbarie? Ed esiste un confine? Sarebbe andata così per tutte le persone morte e per l’amore soffocato di figlie e di figli, di cuori così duramente provati, o l’umanità è ormai riservata ai potenti? Contro chi ribellarsi? E dov’è che abbiamo sbagliato, noi che nutrimmo di alfabeto e valori la gentaglia che ostenta titoli professionali e non coglie l’inaccettabile prepotenza e la feroce indifferenza delle sue regole disumane?Come dubitarne? È colpa nostra, colpa di noi vecchi insegnanti, se dalle nostre aule sono venuti fuori i mostri oggi padroni del mondo.
Mi spiace, Marcella, mi spiace davvero tanto. Immagina che stia venendo da te col capo cosparso di cenere e l’abito del penitente per domandare perdono. Non mandarmi via, come avresti diritto di fare, ma prova per me la pietà che merita chi ha fallito, dopo avere inutilmente lottato.
Incubo Mattarella
Posted in Interventi e riflessioni, tagged Crosetto, Mattarella, Meloni on 14/05/2023| 2 Comments »
Domando a chi ne sa più di me: Mattarella, che sproloquia sulla guerra e sulle armi, è anche presidente della Repubblica delle italiane e degli italiani e delle contrari alla guerra e all’invio di armi?
Se lo è, può schierarsi su un tema così delicato? E quando si schiera, è ancora arbitro o assume un ruolo politico che non gli compete?
Se Mattarella fa politica, posso dire pubblicamente che lo ritengo un farabutto senza rischiare una condanna per vilipendio?
Smetto di far domande e vi informo che sono molto preoccupato. Non tanto per Meloni, Crosetto e i loro camerati, ma perché sotto i nostri occhi una banda di malfattori sta assassinando la democrazia conquistata col sangue dei partigiani.
Se avessi la possibilità di farlo, organizzerei manifestazioni di piazza per chiedere le dimissioni di Mattarella.
Deliro? Può darsi. Lasciatemi dire però che più i giorni passano, più mi pare di vivere un incubo dal quale non riesco a svegliarmi.
Mentana, Rampini, la guerra e la libertà di stampa
Posted in Interventi e riflessioni, tagged Alessandro Di Battista, Enrico Mentana, Federico Rampini, Italia, libertà di stampa, Ucraina, USA on 03/05/2023| Leave a Comment »
Secondo un rapporto dell’isospettabile “Reporter senza frontiere”, la disinformazione mette sempre più a rischio la libertà dell’informazione.
Non a caso, in Italia l’ha detto solo Alessandro Di Battista, che giornalista non è, e nessuno ha avuto il coraggipo di smentire. Non ce l’hanno detto, insomma, si è preferito tacere, ma due giorni fa in Ucraina è caduto un marines combattendo.
Enrico Mentana, che queste notizie non le dà nemmeno sotto tortura, dirà che Di Battista racconta frottole, però non spiegherà perché di frottole si parla solo se sputtanano gli USA e si lascia parlare un oggetto misterioso come Federico Rampini – giornalista con passaporto USA – che ne dice di cotte e di crude.
Per Mentana, Rampini è Vangelo e grazie a giornalisti come loro, mentre difendiamo la libertà ucraina, massacriamo la libertà di stampa in Italia.
Grazie Gemma, non ricordavo più
Posted in Interventi e riflessioni, tagged facebook, Frassinetti, Fuorfiregistro, Gemma Gentile, Sapere aude, Voltaire on 28/04/2023| Leave a Comment »
“DA LEGGERE questo ricordo di 13 anni fa“. Così scrive su Facebook, Gemma Gentile,un’amica mia cara. E poiché non me ne ricordavo più, la ringrazio affettuosamente. Forse sbaglio, ma nel ricordo di quei fatti lontani, vedo uno degli inascoltati campanelli d’allarme che annunciavano l’estrema destra trionfante e decido perciò di far posto anche qui al ricordo di una denuncia premotrice, uscita su Fuoriregistro è una rivista che ormai non vive più, ma è stata parte significativa della mia vita.
CONTRO IL BAVAGLIO ALLA RICERCA STORICA E ALLA LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO
Non possiamo far passare sotto silenzio la denuncia diffusa da Fuoriregistro e da noi sottoscritta sul grave episodio di censura nei confronti di valenti storici, con la loro “messa all’indice”, e la Lettera aperta di protesta, sottoscritta da numerosi esponenti della cultura.
Questo attacco alla libertà di ricerca storica, infatti, va inquadrato all’interno dello scenario di offensiva in atto, volta allo smantellamento di tutta l’impalcatura che sorregge lo Stato repubblicano uscito dalla lotta resistenziale contro il nazifascismo, innanzitutto la Costituzione con il suo spirito e con le sue istituzioni. Così si vuole smantellare la Repubblica parlamentare, la Scuola pubblica e la libertà d’insegnamento, la Magistratura e la Giustizia uguale per tutti, la libertà di ricerca, la libertà d’informazione e di pensiero, oltre ai diritti sul lavoro e a tutti gli altri sanciti dalla Costituzione.
Per rovesciare la Costituzione è necessario anche sovvertire il patto originario, riscrivendo la Storia non più secondo i fatti e i documenti, come fanno i veri storici, ma attraverso una lente ideologica che vuole equiparare “vincitori e vinti” in uno scenario indistinto, per poi ribaltarne il senso allo scopo di facilitare la ricollocazione dei simpatizzanti di questi ultimi al comando del Paese, esercitato con la forza di un regime populista.
Perciò per loro occorre una Scuola dove gli allievi non acquisiscano capacità critiche e siano invece indottrinati dal nuovo regime autoritario, che imporrà anche i contenuti dei libri scolastici.
Quelli che oggi mettono all’indice gli storici scomodi sono gli stessi che vogliono una Giustizia di classe e una Scuola di classe.
Quest’ultima è quella già in corso d’opera e che verrà fuori in tutto il suo potere devastante dalle macerie provocate da Gelmini e Brunetta e che riceverà il colpo finale con la legge Aprea.
Dobbiamo costruire un argine a questa deriva, prima che sia troppo tardi. E’ necessario contarsi e sapere chi è disposto ad opporsi.
Vi invitiamo perciò a leggere e sottoscrivere il seguente appello cliccando QUI
Il Forum Insegnanti
Lettera aperta
A proposito de Le ferite aperte del confine orientale (“Il Corriere della Sera” 23-3-2010)
Scriviamo a lei, direttore, di cui è nota l’onestà intellettuale, perché rifiutiamo, l’etichetta di “negazionisti” con cui un anonimo corsivo del “Corriere” liquida gli studi di storici onesti, che fanno ricerca nel modo più corretto, esplorando archivi e documentando ogni affermazione. Sarà un caso, ma dopo che l’on. Frassinetti (Pdl) ha chiesto che sia la politica a decidere chi debba parlare nelle scuole, sembra che il suo giornale intenda “suggerire” cosa leggere e chi abilitare. Noi, non neghiamo nulla, direttore, noi disprezziamo i colpevoli di ogni sterminio e ci fa scudo Kant: “Sapere aude“! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza. Non le diremo col filosofo – sarebbe sin troppo facile – che ormai “da tutte le parti si ode gridare: non ragionate!“, ma ci duole, questo sì, che lei l’abbia consentito quest’invito a non ragionare. Ci duole che gli storici chiamati in causa, esclusi dall’index librorum prohibitorum, non si siano levati come un sol uomo per difendere la libertà di ricerca, di opinione e di parola. Ci duole che la “battaglia delle idee“, sia scaduta a simili livelli. E, come a noi, dovrebbe dolere a lei e ai profughi stessi dell’Istria martoriata per i quali nutriamo profondo rispetto. Ne siamo convinti: le tragedie del Novecento sono nate anche così, da parole apparentemente innocue e malaccorte uscite da una qualche penna fanatizzata per imporre una verità di parte che s’è fatta verità di Stato. Di qui gli odi covati, i propositi di vendetta e le mille tragedie da cui domani non ci renderanno immuni i giorni di una “memoria” usata strumentalmente dalla politica, ma quelli dell’onestà intellettuale e dell’amore per la democrazia. In nome di questi giorni che – lo speriamo – dovranno venire, ci permettiamo di dire con Voltaire che solo gli imbecilli sono sicuri di quello che scrivono. Ne siamo certi: queste nostre poche parole saranno per lei non solo una lettera aperta che ospiterà, ma un appello che vorrà sottoscrivere. E altri con lei.
Di ciò la ringraziamo in anticipo.
Giuseppe Aragno, Storia Contemporanea – Università Federico II Napoli
Claudia Cernigoi, Giornalista – Ricercatrice storica
Jože Pirjevec, Storia dei popoli slavi – Università di Trieste
Giacomo Scotti, scrittore, storico e traduttore
Prime adesioni
Gerardo Marotta, Presidente dell’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Nicola Tranfaglia, prof. emerito di Storia dell’Europa e del Giornalismo – Università di Torino
Michele Fatica, prof. emerito di Storia Moderna e contemporanea – Università di Napoli L’Orientale
Angelo D’Orsi, prof. Pensiero politico contemporaneo – Università di Torino
Ferdinando Cordova, prof. di Storia Contemporanea – Università La Sapienza di Roma
Santi Fedele Prof. di storia contemporanea – Università di Messina
Alceo Riosa, Prof. di Storia Contemporanea, Università di Milano
Giovanni Cerchia, Prof. Storia Contemporanea – Università del Molise
Luigi Parente, Prof. Storia Contemporanea – Università Orientale Napoli
Cristiana Fiamingo, Prof. Storia e Istituzioni dell’Africa – Università degli Studi di Milano
Piero Graglia, Prof. Storia dell’integrazione europea – Università di Milano
Marco Sioli, Prof. Storia e Istituzioni delle Americhe – Università di Milano,
Sandro Rinauro, Prof. Geografia economico-politica – Università di Milano
Alessandra Kersevan, Ricercatrice storica
Sandi Volk, storico – Sezione Storica della Biblioteca nazionale slovena
Fabio Gentile – Prof. di Politica comparata – Università di San Paolo del Brasile
Elisa Ada Giunchi, Prof. Storia dell’Asia, Università degli Studi di Milano
Nunzio Dell’Erba, Ricercatore confermato Storia contemporanea Università di Torino
Eros Francescangeli, Prof. Storia contemporanea, Università degli Studi di Padova
Giorgio Sacchetti, Prof. Storia dei partiti e dei movimenti politici, Università degli Studi di Trieste
Aldo Giannuli, Prof. Storia Contemporanea – Università degli Studi di Milano
Vanni D’Alessio, Ricercatore Storia Contemporanea – Università Federico II Napoli
Andrea Catone, storico – Direttore de “L’Ernesto”
Alexander Hobel, Storia contemporanea, Università Federico II di Napoli
Gigi Bettoli, Ricercatore storico
Gaetano Colantuono – storico
Cristina Accornero – Università degli Studi di Torino.
Alberto Gallo, storico, Università di Firenze
Giovanna Savant, Dottore di ricerca Studi politici europei ed euroamericani Università di Torino
Giampiero Landi, insegnante e storico
Marco Albertaro, storico
Silvio Antonini – ANPI Viterbo
Redazione di “Fuoriregistro”
Redazione del “Forum Insegnanti”
retescuole.net
Associazione Scuolafutura – Carpi
Nuove Adesioni
Forum Precari Scuola
Fisicamente.net
La scuola siamo noi – Parma
editoinproprio.wordpress.com
Collettivo Baruda
Sergio Manes, Edizioni La Città del Sole
Raffi Giulio
Gemma Gentile
Tomaso Marabini
Adriana Stazio
Maurizio Balsamo
Cosimo De Nitto
Raffaele Noviello E
velina Violini
Luca Barbaro
Barbara Maffione
Maria Antonia Stefanino
Valentina Mingione
Fabio Vallante
Ciro Esposito
dott. Giovanni Fasulo
Adriana L’altrelli
Adriana Pollice
Maria Palumbo
Collettivo Baruda
Daniele Casola
Claudia Fanti
Andrea Fioretti
Ioime Salvatore
Daniela Santin
Enza Lasaracina
Ivana Stazio
Patrizia Zavattaro
Marco Donati
Aurora Minelli
Patrizia Tancredi
Erasmo Ricciardi
Gianni Monaco
Rossana Sanges
Marilena Bigaro
Paola Capozzi
Luciano Volpato
Ottavio Angelo Scalet
Giorgio Tassinari
Gemma Ducci
Emilio Verso
Roberto Renzetti
Roberta Roberti
Sonia Zoncato
Gabriella De Togni
Vincenzo Frezza
Maria Antonietta Garofalo
Teresa Lieto
Isa Cuoghi
Patrizia Tanda
Antonella Vaccaro
Sonia Petri
Enrico Voccia
Arianna Ussi
Concetta Giudice
Andrea Martocchia (segretario, CNJ-onlus – www.cnj.it)
Claudia Angeletti
Santoro Maria Giuseppa
Elena Zuccon
Giuliano Cianfrocca – insegnante
Vladimiro Giacché
Emanuela Caldera, insegnante, Milano
Anna Pizzuti
Aldo Bartoli
Bruno Maran
Paolo Consolaro (Pol Vice), libero ricercatore di scienze sociali
Nadlor Miklos
Ivano Senici
Claudio Fornari
Anna Giannattasio
Marina Tambuscio
Vincenzo Grasso
Beppe Corioni
Associazione Anteo. Storia Ricerca e Formazione (Brescia)
Ferdinando Goglia
Francesca Scannapieco
Barbara Pianta Lopis
Dario Corsetti
25 aprile. Antifascisti. Oggi più che mai
Posted in Interventi e riflessioni, tagged ANPI Napoli, Lenuccia on 25/04/2023| Leave a Comment »
Il messaggio ai soci del presidente della sezione “Lenuccia dell’ANPI di Napoli:
Buon 25 Aprile a tutte e tutti.
Considerate lo stato d’animo di chi resta a casa, costretto dai guai della salute. Andate al corteo anche per chi non può andarci. Andateci assieme. Date forza e cuore a questa giornata che ci vede vivere il punto più basso e buio della storia della Repubblica.
I fascisti giunti al governo sappiamo che c’è un popolo deciso a difendere i valori della Costituzione.
Non c’è ragione di far prevalere piccoli e marginali dissensi. Ve lo chiedo a nome di chi ci assicurò col suo coraggio e il suo amore per la libertà il diritto di manifestare.
Le destre arroganti ed estranee al processo di crescita democratica dovranno sentire che la maggioranza del Paese – oggi più di ieri – non è disposta a subire passivamente un ritorno al peggior passato della nostra storia.
Sempre uniti, compagne e compagne! Oggi e sempre dalla stessa parte contro ogni forma di autoritarismo!
Uniti, perché solo l’unità delle forze antifasciste può condurci fuori da questo momento buio.
Ora e sempre Resistenza!
Calcio sempre più marcio
Posted in Interventi e riflessioni, tagged Andrea Agnelli, Arrivabene, Berlusconi, Cherubini, Della Valle, Lotito, Paratici, Pisanu on 20/04/2023| 1 Comment »
La foto che vedete per certi versi è storica. La palla è mezzo metro oltre la linea di porta. Il guardalinee è lì che guarda, ma il gol non è assegnato. Fallo? fuorigioco? No, nulla di tutto questo. Non è gol. Punto e basta.
Voi penserete che mi sono scimunito e che non m’interesso più di nulla, tranne che del calcio.
Non è così.
Più semplicemente penso che puoi capire dove stiamo andando a parare anche se osservi il mondo del calcio, che ha legami strettissimi con la politica e il potere economico. A voi non dice niente il fatto che, quando dici calcio, vengono fuori Berlusconi, Pisanu, Lotito e altri come loro? Senatori, Ministri e Presidenti del Consiglio… Non vi dice niente il fatto che vengano fuori famiglie come gli Agnelli e i Della Valle? A me pare che non sia un dato trascurabile.
Va bene, sì, i 15 punti tolti alla Juve tornano “momentaneamente” indietro. Virgolette e cosrivo non sono affatto casuali. D’altra parte, perché negarlo? Tutti possiamo sbagliare. Io, per esempio, sbaglierò, ma penso che se il reato non ci fosse, sarebbero stati accolti anche i ricorsi dei dirigenti inibiti. Se i punti fossero stati restuiti, insomma, avrebbero dovruto scamparla anche Arrivabene, Paratici, Agnelli e Cherubini. Invece i punti tornano indietro e i dirigenti no.
Meditate, gente. Meditate.
Calcio marcio
Posted in Interventi e riflessioni, tagged Juve, Lozano, Milan, Napoli on 19/04/2023| 10 Comments »
Sommessamente. All’andata ha deciso l’arbitro, che non solo ha sistematicamente tolto le castagne dal fuoco al Milan, ma ha decimato il Napoli, pesando così anche sul ritorno. Ieri stesso copione. Un rigore grande come una casa per un fallaccio in area su Lozano non ci è stato dato. Basta guardare le immagini per capire che molto probabilmente col rigore sarebbe venuta un’espulsione. L’immagine dice anche che l’arbitro ha visto e non poteva non vedere. Perché non ha fischiato? Perché il segnalinee si è addormentato e gli arbitri al Var non hanno visto al rallentatore ciò che tutti hanno potuto tranquillammente vedere dal vivo e in velocità?
Discutere di calcio dopo due furti non ha senso. Il Napoli potrebbe vincere lo scudetto (non è ancora certo) ma accadrà solo perché quando si è capito che è uno squadrone non era più facile fermarlo. Dopo le ultime partite qualcosa, però, potrebbe cambiare. Il vantaggio e consistente, questo sì, ma se ridanno alla Juve i 15 punti che le sono stati giustamente tolti, il ribaltone non è da escludere.
Il calcio in Italia è marcio. E non potrebbe essere diversamente, perché marcio è il Paese. Sono stanco di assistere a partite che hanno già un vincitore prima di cominciare e mi domando perché dovrei rinnovare gli abbonamenti.
Un’ultima considerazione: stiamo attenti, perché il campionato non è ancora finito. Mancano otto partite e la prossima la giocheremo a Torino con la Juve; lo dico ora, così nessuno potrà tirare in ballo il senno di poi: gli ultimi arbitraggi si ripeteranno. Vinceremo? Probabile, ma certamente proveranno a fermarci. Con tutti i mezzi. Leciti e soprattutto illeciti.