
Non conosco Mauro Rango, non ho le competenze per valutare il valore scientifico di ciò che afferma a proposito della plasmaferesi come cura efficace contro i danni che l’uomo subisce dal coronavirus, ma conosco abbastanza l’ambiente accademico, la sua sostanziale ignoranza e corruzione, per non valutare con rispetto ciò che mi scrive e mi chiede di divulgare.
Inizialmente ho pensato di cestinarlo. Sono stanco di maghi e magie, perciò, prima di decidermi a relegare il suo messaggio nel mondo delle “bufale, ho cercato di verificare le sue affermazioni e ho scoperto che a Mauritius, dove egli attualmente vive e lavora, la pandemia ha colpito solo 332 persone e ha fatto solo 10 vittime. E’ vero, ci vivono solo 1.299.172 persone, ma c’è un dato che non mi pare banale: dal 29 aprile a Mauritius non ci sono più né contagi né vittime. Mentre incerto provavo a capire come regolarmi, mi sono imbattuto nella serie di attacchi, talora infantili, che il Rango sta subendo, guarda caso, da chi sostiene Burioni e soci. Uno più di tutti mi ha colpito: quello di Bufale.net, che si propone dichiaratamente di smascherare i bugiardi e le loro false notizie. Apertamente schierato dalla parte di Burioni, invece di scoprire “bufale”, il giornale mette in circolazione la voce che il Mauro Rango non esiste.
Poiché la prima cosa che ho fatto, quando ho provato a verificare l’attendibilità di ciò che il Rango scrive, è stata quella di capire se esiste, ho trovato a dir poco sconcertante la bufala dell’antibufala: “in rete non c’è alcun riferimento su questa figura”. Purtroppo per il cacciatore di fak, Mauro Rango esiste e non ha difficoltà a dire di non essere un medico.
In quanto a me, non mi nascondo dietro un dito: in un primo momento l’ho scambiato per il dott. Mario Rango e ne ho riportato un sintetico curricolo. Ho poi scoperto che non si tratta di un medico, ma di un laureato in Diritti Umani alla Facoltà di Scienze Politiche di Padova; un uomo che fa parte di una rete di personalità, tra cui medici, che si occupano di corsi di formazione e trasferimenti di pazienti leucemici infantili. Un professionista che non ha nulla da spartire con le teorie contrarie al vaccino, di cui anzi si dichiara un aperto sostenitore. Non ci voleva molto a scoprirlo e l’accanimento con cui è stato subito assalito e smentito, è a dir poco sospetto. D’altra parte, la sua pozione è molto chiara: in attesa del vaccino contro COVID19 ritiene utile la terapia con plasma iperimmune, e si è infastidito per alcuni giudizi di Burioni.
D’altra parte, come testimone di me stesso, non posso fare a meno di constatare che è vero: quando gli scienziati televisivi parlano di sperimentazione col plasma alla ricerca di risultati che attestino l’efficacia della Plasmaferesi come contrasto al coronavirus, sono inspiegabilmente imprecisi. La sperimentazione esiste e basta cercare per scoprire che la plasmaferesi non la stiamo scoprendo oggi. Nata nel 1913 coi lontani studi di John Abel e Leonard Rowntree, è stata sviluppata da Grifols nei primi anni Cinquanta, quando divenne chiaro che si trattava di una tecnica innocua, fu utilizzata, per la prima volta a scopo terapeutico da Michael Rubinstein nel 1959 e dal 1969 non solo è utilizzata nella cura di numerosi malanni, ma ha dimostrato di essere utile quando si tratta di rimuovere dal circolo ematico tossine introdotte nel corpo. Falso è poi, quanto si è detto fino a pochi giorni fa a proposito delle quantità. Non è vero che occorrono due soggetti guariti per curarne uno. E’ vero il contrario: un guarito basta per due malati. Senza contare i casi di infetti sintomatici in continua diminuzione.
Un dubbio a questo punto mi è sorto: vuoi vedere che Mario Rango esiste, ma non deve esistere? E non può essere vero – non sarebbe la prima volta – che se abbiamo un farmaco che costa poco, facciamo un grandissimo favore all’umanità, ma un danno agli sciacalli che fanno soldi sulla nostra salute?
Poiché mi fanno ancora un male da morire il massacro di anziani che si poteva evitare, come la fine feroce di medici e infermieri mandati a morire perché sulla Sanità si sono costruite carriere e fortune, da profano diffidente di sedicenti scienziati e pennivendoli al soldo del potere, adotto un antico e sacrosanto principio ci civiltà: in dubio, pro reo – mi dico – e riporto ciò che Mauro Rango dice in un suo messaggio pubblico e quello che mi scrive pregandomi di pubblicare.
«Vi scrivo i miei riferimenti perché mi assumo la piena responsabilità di quello che sto dicendo e vi chiedo, dopo aver letto il mio messaggio, di valutare se aiutare me e alcuni amici medici nella nostra battaglia, diffondendolo (1). Non mi trovo in Italia ma vengo a sapere da un amico che ieri sera nella trasmissione di Fazio il Prof. Burioni (che da quel che mi dicono gli viene dato molto ascolto in questa vicenda epidemica) asserisce alcune cose *che devo necessariamente correggere.*
- Burioni: Parla di SPERIMENTAZIONE COL PLASMA x evidenze scientifiche che attestino l’efficacia su contrasto a coronavirus
- Rango: Il CONCETTO DI SPERIMENTAZIONE E’ FUORVIANTE. *La tecnica della Plasmaferesi è in uso da molte decine di anni.* I due responsabili della plasmaferesi a Mantova e a Pavia l’hanno appresa quasi 30 anni fa a Padova, in quella che allora si chiamava Clinica Pneumologica. (Privatamente, a chi sarà interessato, via email posso fornire tutta la storia e i dettagli.)
*Qui in Africa,* dove vivo attualmente, hanno iniziato a fare LA PLASMAFERESI DOPO I PRIMI DECESSI. Da quando hanno iniziato a trattare i pazienti con la plasmaferesi, in un mese si è registrato UN SOLO DECESSO – parlo della Repubblica di Mauritius (controllate i dati nel sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Burioni afferma che tra i fattori di criticità c’è il fatto che non tutti i guariti producono plasma efficace.
Rango. È vero. Circa la metà dei guariti ha nel proprio plasma la quantità di anticorpi necessaria a curare un altro soggetto ammalato.
*È per questo che esiste un protocollo di selezione del plasma che va seguito.* *Lo sappiamo fare qui in Africa.* *Lo abbiamo appreso da voi in Italia. Se lo avete scordato inviateci un medico che gli ricordiamo come si fa.
Mi riferisce l’amico italiano che nella trasmissione di Fazio si è detto che la plasmaferesi è efficace SOLTANTO nei soggetti che non siano in stadio avanzato.
Rango : NON È VERO. Nei soggetti in stadio avanzato la plasmaferesi è NECESSARIA ma va ACCOMPAGNATA con antinfiammatori e anticoagulanti (qui mi esprimo per gli addetti ai lavori: necessari per bloccare l’attivazione dei mediatori flogogeni e l’alterazione della scala coagulatoria, bloccando il quadro di CID locale responsabile del decesso).
Mi riferisce sempre il mio amico che si è poi parlato della produzione di plasma sintetico perchè il sangue dei guariti non sarebbe sufficiente.
NON È VERO. Fate il calcolo voi stessi. Controllate il numero di persone guarite (che stanno continuando ad aumentare, con il numero di persone infette SINTOMATICHE che continua a diminuire e verificherete che non c’è bisogno di plasma sintetico. È sufficiente mobilitare tutte le associazioni di donazione del sangue.
Plasma sintetico significa: FARMACO. Che è uguale a PROFITTO. Ma soprattutto, ed è questo che ci interessa, significa ATTENDERE ANCORA LA MORTE DI QUALCHE MIGLIAIO DI PERSONE.
Sono mesi che il sottoscritto e parecchi medici in Italia cercano inutilmente di fare arrivare ai vertici dell’informazione queste informazioni. La terribile realtà, difficilissima da accettare, è che migliaia di vite si sarebbero potute salvare *con farmaci e strumenti già in possesso e in uso in Italia.*
Farmaci e strumenti che hanno il GRAVE DIFETTO di COSTARE POCHISSIMO.
FINALMENTE, dopo migliaia e migliaia di morti si inizia a parlare di uno di questi strumenti: Plasmaferesi.
*Ma da solo non basta. Non è sufficiente per salvare tutti (o quasi).*
ATTENZIONE: Nei casi gravi a questo va accompagnato un potente antinfiammatorio, un anticoagulante e l’azitromicina.
Il comportamento del virus nel corpo umano presenta due aspetti:
a) Il primo è SIMILE alla polmonite interstiziale da Micoplasma
b) Il secondo (ancora da definire completamente) SIMILE ad una vasculite. (Dico ‘ancora da definire’ perché alcuni medici, in Italia, dopo alcune autopsie eseguite affermano che è l’affezione ai vasi sanguigni a determinare i trombi e dunque l’esito fatale. Mentre altri specialisti in pneumologia affermano che sia l’infiammazione polmonare a determinare, nella fase finale, la formazione di trombi e il decesso.)
*MA POCO IMPORTA AI FINI DEL SALVATAGGIO DELLA VITA DELLE PERSONE!*
L’atteggiamento da tenere, in attesa di chiarire l’aspetto di cui sopra, è quello di *usare i farmaci GIÀ ESISTENTI* come se si dovesse affrontare, nel contempo, una polmonite interstiziale da micoplasma e una vasculite con esiti trombotici.
I FARMACI E STRUMENTI ESISTONO GIÀ. E sono quelli che ho già indicato:
Plasmaferesi
Antinfiammatori
Anticoagulante
Azitromicina x 6 giorni.
*A Mauritius li stiamo utilizzando dall’inizio dell’epidemia.*
Dall’inizio epidemia abbiamo avuto 10 decessi. I primi 9 perché non era ancora consolidata la plasmaferesi. Il decimo, ritengo, (ma non ho ancora la certezza a riguardo e mi sto informando) che sia stato dovuto al fatto che non gli sia stato somministrato l’anticoagulante.
L’Italia possiede tutti gli strumenti e farmaci, fin dall’inizio dell’epidemia, che avrebbero potuto evitare più del 90% dei decessi (di certo non si sarebbe potuto evitare il decesso di un malato terminale di cancro aggredito dal virus a cui restava soltanto, a causa del cancro, qualche giorno o qualche settimana di vita).
*Purtroppo gli scienziati che hanno occupato e che ancora continuano ad occupare l’informazione in Europa e negli Stati Uniti hanno impedito che le informazioni scritte qui sopra arrivassero all’opinione pubblica.* MA HANNO IMPEDITO CHE ARRIVASSERO ANCHE AI MEDICI IN PRIMA LINEA CHE STANNO DURAMENTE LOTTANDO E MORENDO A CAUSA DI QUESTE CARENZE INFORMATIVE.
* Anche le molte nostre lettere scritte ai giornali italiani sono state censurate.
Io non credo ci sia un complotto come spesso si legge in rete (qualche scienziato che occupa l’informazione probabilmente tace perchè le case farmaceutiche spingono per il business degli antivirali ma non è un complotto, non c’è un disegno) credo piuttosto all’ignoranza, alla supponenza e dell’incapacità nel nostro sistema politico, medico e informativo a far fronte ad una epidemia che, ripeto, se affidata a qualche vecchio pneumologo, della vecchia scuola italiana oppure ad un medico generalista mauriziano (che a quella scuola ha attinto il suo sapere) *sarebbe già stata completamente debellata.*
PER FAVORE, VE LO CHIEDO A NOME DI CHI STA SOFFRENDO IN QUESTO MOMENTO,
se condividete, fate girare questo messaggio. Il più rapidamente possibile. Con tutti i mezzi che avete. A quante più persone possibile. Ora che si comincia a parlare di Plasmaferesi in Italia è il momento per dare la spallata finale, per spingere l’opinione pubblica e il sistema informativo e, alla fine, quello medico a *misurarsi sull’evidenza dei fatti* e non sulle parole di illustri scienziati più interessati a dibattiti accademici e più preoccupati del loro prestigio, che di interrogarsi su come salvare qualche vita umana».
(1) Ho tolto il numero di telefono e la mail che sono però in mio possesso, per evitare che Mauro Rango sia subissato da mail e telefonate.

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