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Archive for aprile 2022


Mentre celebrava il 25 aprile, un governo di traditori confermava la sua amicizia e il suo sostegno al governo dell’Ucraina che ha messo fuorilegge il comunismo.
Draghi e i suoi camerati evidentemente hanno finto così di ignorare di aver giurato su una Costituzione firmata dal partigiano Umberto Terracini, comunista e presidente dell’Assemblea Costituente.
Grazie a questi traditori, oggi, in alcune città d’Italia, gruppi di neofascisti hanno attaccato i pacifici cortei per il 25 aprile.

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A volte penso che l’economia stia cancellando ogni forma di cultura umanistica e che scuola e università siano ridotte a organi di trasmissione del pensiero unico che non ammette scelte e opinioni alternative. Il filo della memoria, che gli, anziani consegnavano ai giovani, è stato brutalmente troncato.
All’orizzonte si profila una di quelle tempeste devastanti, che fanno pensare a un disastro di proporzioni incalcolabili. Qualcosa di simile al Diluvio, a un ritorno alla preistoria.
In realtà, mi dico, se la storia dell’umanità inizia con la trasmissione scritta del pensiero, è bene ricordare che anche oggi, mentre affermiamo la superiorità dei valori occidentali, la Storia convive con la Preistoria e innumerevoli sono i civilissimi occidentali prede dell’analfabetismo di ritorno: centinaia di migliaia, milioni e addirittura miliardi di donne e uomini già nella Preistoria.
Nulla è già scritto, quindi, se non le sciagurate menzogne propagandistiche, e forse tutto è ancora nelle nostre mani e soprattutto in quelle di una generazione di giovani, che merita la nostra fiducia.
Che fare, allora?
A noi tocca smascherare, seminare, sperare e difendere la speranza. Proprio come fa questa donna nel video che segue:
https://fb.watch/czLH5CBTI2/

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Ciò che sta accadendo per l’informazione e la guerra nel nostro Paese è inaccettabile.
Bisognerebbe tentare di lanciare due campagne:

1 – boicottare l’informazione (stampata e televisiva);
2 – rifiutarsi di pagare le tasse, dal momento che il Paese va a rotoli e con i nostri soldi, invece di salvare la Sanità, la Scuola, la Ricerca e sforzarsi di aiutare lavoratori, precari e disoccupati massacrati dalla crisi, si comprano armi, sicché la miseria cresce e chi produce armi si arricchisce.

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Intervistato, il banchiere chiamato alla Presidenza del Consiglio per salvare la patria si fa la propaganda. Finora missione compiuta: economia in crescita, pandemia superata e in quanto alla guerra, dice, la libertà degli ucraini richiede sacrifici agli italiani.
Chiuso il libro dei sogni e delle bugie, resta la verità di un Paese che è nelle stesse condizioni in cui Draghi l’ha trovato. Difendere la libertà degli ucraini, significa svenarsi per acquistare armi che ammazzino i russi. Dei diritti violati e delle libertà cancellate da tutti i dittatori, a Draghi non importa nulla e anzi si tiene caro nella NATO Erdogan, il macellaio dei Curdi, per i quali gli italiani non devono fare sacrifici. Intanto i nostri diritti sono sempre più minacciati: alle scuole mancano aule, Università e Ricerca chiedono l’elemosina, di Covid si muore ancora come si moriva e la Sanità non ha occhi per piangere.
Mentre Draghi racconta i suoi miracoli, profughi africani, abbandonati a se stessi, annegano nel Mediterraneo e il governo stende tappeti rossi per i profughi ucraini.
Tutto va bene, afferma Draghi, che evidentemente non conosce il Paese che governa, e mentre esalta il suo operato, nei Pronto Soccorso il malato scopre che l’urologo non c’è. Mancano, sì. Spendiamo milioni ogni giorno per missili e carri armati e agli ospedali mancano i medici.

Agoravox, 20 aprile 2022  

 

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La propaganda bellicista è giunta a toccare punte di delirio agghiacciante. In nome di quella democrazia che giorno dopo giorno sta uccidendo, il Governo, incurante del rischio concreto di scatenare un conflitto nucleare, spende i nostri soldi per acquistare armi.
Avremmo bisogno di posti di lavoro, di garantire la sicurezza dei lavoratori, di rianimare il morente sistema formativo e l’agonizzante Sanità, di soccorrere con ogni mezzo possibile il pianeta malato e il governo che fa? Sperpera i nostri soldi per affilare coltelli e prepararsi a una guerra che, vinta o persa, ci riporterebbe all’età della pietra.
Poiché nessuno ascolta la volontà popolare, non è più tempo di parole, c’è un solo modo per curare questa follia: ritirare i nostri soldi dalle banche e non pagare più un centesimo per tasse e balzelli. Uniamoci attorno a questo obiettivo, al di là delle nostre idee politiche e ricordiamo l’insegnamento di Ghandi: “Rifiutarsi di pagare le tasse è uno dei metodi più rapidi per sconfiggere un governo”.

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Il mio brevissimo scritto su Mentana e Draghi è stato immediatamente bloccato da facebook. Facciano pure. Censurino. In questo comportamento si legge soprattutto paura. Chissà, forse lo sanno che è legge antica e inviolabile della storia umana: è questione di tempo, ma le ragioni della forza non prevalgono mai sulla forza della ragione.

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A un giornalista del “Fatto Quotidiano” che ha azzardato una domanda, l’uomo che cammina sulle acque – proprio come fanno i sugheri e la cacca – ha risposto con parole che per Mentana “passeranno alla storia“:
Preferisce la pace o il condizionatore acceso? E’ questa la domanda che ci dobbiamo porre!“.
Il fatto è che se siamo in guerra Draghi non ce l’ha detto. Se, come pare certo, invece non lo siamo, la risposta di Draghi segnala il delirio di un guerrafondaio che lavora per Biden.
E’ vero, sì, Draghi, le sue parole e Mentana che le esalta, passeranno alla storia. Diventeranno un esempio lampante di cosa voglia dire “servo sciocco”.

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