Considerazioni. Lunghe per forza di cose ma, se non sbaglio, utili.
In Italia l’ambizione della Meloni che sognava lo sfondamento si è rivelata infondata. È il prezzo che paga alla qualità di un gruppo dirigente a dir poco inquietante e alla necessità di dare spazio anche agli impresentabili. A leggere dietro i numeri si scoprono limiti e debolezze.
In questa situazione il patto a tre che prevede lo stravolgimento della Costituzione resta in piedi, ma perde colpi e rischia di non orttenere il risultato sperato.
Il PD (e per lui la sua segretaria) è più forte dentro e fuori. Dentro perché chi sperava di fermare il cambiamento ha di fronte una segretaria legittimata e vincente. Fuori, perché la partita con il M5S è chiusa e si può finalmente costruire un’alleanza di programma alla quale portano un contributo serio Fratoianni e compagni.
Lo stop subito dai doppiogiochisti di un inesistente centro fa bene alla salute del Paese.
Resta lo scoglio della guerra, che perde a livello internazionale i due azionisti di maggioranza. Chi più si è speso per la guerra si trova ora contro la sua gente e affonda l’economia.
Questo potrebbe facilitare un’intesa che è comunque obbligatoria
È noi? Noi della Rete per la Costituzione e l’Antifascismo non abbiamo sbagliato nulla. Siamo un gruppo che può avere un ruolo di stimolo e riflessione, può agevolare accordi, stare in prima linea nella battaglia per la Costituzione contro l’Autonomia il Premierato.
Il tentativo di imporre una svolta autoritaria proseguirà, ma è molto più difficile da realizzare.
Esaltarsi? Sarebbe un errore.
Deprimersi? Sarebbe stupido e noi siamo intelligenti.
Unirsi con più convinzione e reciproco rispetto? Assolutamente sì.
Abbiamo un deserto da attraversare con metà della popolazione che preferisce star ferma. Si muoverà se ci sarà un accordo di programma in grado di alleviare la sofferenza di milioni di italiani? Si muoverà.
Mettiamoci subito in azione, anticipiamo i tempi, costruiamo ponti, prepariamoci a un campagna referendaria. Facciamolo e vedremo sorgere un’alba dal buio che ci avvolge.
Comunicato
10/06/2024 di giuseppearagno
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