
Quando va in scena sulle reti di Berlusconi, la politica io non la seguo. Negli ultimi tempi mi impongo di farlo solo perché talvolta invitano Viola e lei coraggiosamente accetta. Se non ho tempo per seguire, magari perché sono a un tornante tale che, se smetto di scrivere, la vecchiaia si vendica e poi mi costa caro, seguo la trasmissione registrata.
Hai ragione, prezioso e raro lettore del mio scombinatissimo blog: vuoi sapere Viola chi è e io te lo dico. Viola Carofalo è una dei due portavoce di Potere al Popolo!, ma soprattutto è una giovane compagna di tante battaglie e un’amica assai cara.
Come puoi immaginare, spesso mentre in trincea difende le nostre ragioni e i nostri valori, sui social pare un delirio. I gruppi fascio-leghisti, infatti, scatenano sistematicamente attacchi violentissimi, spesso organizzati; un repertorio vastissimo di contumelie, che va dalle minacce di morte, agli insulti sessisti a sfondo sessuale. Nel loro immaginario malato, la valanga di male parole e commenti triviali dovrebbe demolire Viola, farla uscire di scena e metterla a tacere. E’ il comportamento tipico dei cretini.
E’ passato mezzo secolo, ma ricordo con molto piacere di quando giocavo a calcio e, benché la statura non mi aiutasse, tra i pali ero un gatto volante. Un errore capita a tutti e una volta capitò pure a me. Un falso rimbalzo, il pallone che si alza, si impenna, cala tagliente alle mie spalle e finisce dentro. Eravamo fuori casa e sugli spalti mi presero di mira: cantavano in coro a squarciagola poche parole sprezzanti, ripetute ossessivamente: “tirate in porta che il portiere è scemo”.
Quel coro fu un errore molto più grave della mia papera iniziale. Sentii come una scossa. Più urlavano, più paravo. Quel giorno fui una saracinesca, presi tutto, il parabile e l’imparabile e ho davanti agli occhi, come fosse oggi, un attaccante con le mani nei capelli: avevo tolto dal sette con la punta delle dita una rasoiata maligna, sbucata da dietro la barriera e già quasi entrata. Al fischio finale, il pubblico era ammutolito: partita persa e il portiere “scemo” migliore in campo.
Cara Viola, ragioniamoci un attimo con calma e con distacco. Questa gentaglia anzitutto ti invidia. Vorrebbe essere lì al tuo posto, ma non ha i numeri. Aggiungici poi che mediamente tu spiazzi, sei imprevedibile, parli la lingua che la gente capisce e vuole ascoltare e metti in riga i loro sconcertati rappresentanti. Messa così, non ti può far bene, ma la valanga di male parole è rivelatrice.
Oggi questo purtroppo è il livello e l’esempio viene, per così dire, dall’alto. Prendi Sgarbi, per dirne uno. E’ un po’ meno zotico, ma aggredisce e insulta. C’è poi un dettaglio che non trascurerei: molti, troppi purtroppo, sono abituati a misurare gli altri da se stessi. La conseguenza è inevitabile: tu non puoi essere pulita, onesta, colta e più brava della media, perché loro sono sozzi, disonesti, ignoranti e incapaci. Insomma, cara Viola, questo loro aggredire e dar fastidio, è la prova che tu dai molto, ma veramente molto fastidio alle destre fascio-leghiste.
Ti arrabbi se lo scrivo? A me pare che senza volerlo e paradossalmente quello che veramente ti dicono è che tu sei intelligente, brava e preparata.