Parlare a se stessi è necessario e può significare anche ricordarsi di ricordare.
Non ricordo dov’ero il 2 marzo di cinque anni fa. A chi e perché sorridevo? Una ragione evidentemente l’avevo, ma non ricordo più.
So, questo sì, che la foto me l’ha fatta un amico che i suoi scatti li firma. Un artista della fotografia, che non va certo giudicato per questo tentativo disperato. Ferdinando Kaiser è un amico e un fotografo di valore.
Quando l’ho conosciuto, mi ha colpito soprattutto per il cognome. Una curiosità linguistica? Il fatto che Kaiser è una versione teutonica del latino Caesar, che in russo diventa Czar? No, la lingua non c’entra niente. E’ che nel 1893 un suo lontano parente, il calzolaio di fabbrica Pasquale Kaiser, era un “sovversivo”, uno di quelli che la Squadra Politica teneva d’occhio perché – autentico lestofante! – era stato tra i fondatori del Fascio del Lavoratori, la Sezione napoletana del Partito Socialista Italiano.
Sono decenni ormai che la gente m’incuriosisce per il cognome e si guadagna immediatamente la mia stima, quando – senza che nemmeno lo sappia – decido che ha un antenato sovversivo.
Ognuno ha i suoi santi e il suo Paradiso personale.
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Ognuno ha i suoi santi
Posted in Interventi e riflessioni, tagged Caesar, Czar, Ferdinado Kaiser, Kaiser, Pasquale Kaiser, PSi, sovversivi on 02/03/2019| Leave a Comment »