Una lettera che faccio mia. C’è chi s’illude che una moderna “democrazia autoritaria” possa scivolare sulla buccia di banana di un voto. Io no. Qui Berlusconi c’entra poco. La legge 62 sull’editoria è un capolavoro del PD. Chiedete lumi a Giuseppe Giulietti e Vannino Chiti, “bardi” della democrazia, che l’hanno presentata in Parlamento.
C’è chi fa l’ingenuo e scrive che si tratta di “scarsa conoscenza di cosa sia la Rete”. Io credo sia il contrario. Lo Stato conosce bene le potenzialità di Internet e affida alla magistratura, che ne è un pilastro, il compito di applicare leggi che mettono il bavaglio. La verità è che quando un Parlamento assume i connotati di una Bastiglia, tutto ciò che ci si può inventare è un 14 luglio.
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Cari amici,
purtroppo è accaduto il peggio. Per la prima volta in Italia e in Europa una Corte d’Appello ha condannato l’autore di un normalissimo blog, qual era “Accadeinsicilia”, per stampa clandestina. Si tratta del secondo giudizio di merito, che in questo momento, nel clima pesante che l’Italia vive, può fare giurisprudenza e determinare la fine di una libertà civile che è emblema della nostra epoca. Sono arrivati attestati di sostegno dalla FNSI, da “Ossigeno per l’informazione” diretta da Alberto Spampinato, da Sabina Guzzanti, da numerosi giornalisti e blogger italiani. E di queste testimonianze si ringrazia sentitamente. Oggi è uscito su “Il Fatto” edizione on Line, un articolo firmato di Enzo Di Frenna, che sintetizza bene ciò che non è più un “rischio”, ma una realtà drammatica, che coinvolge circa 50mila blogger, dal 2 maggio etichettati come fuorilegge. Il giornalista del “Fatto”, nel prendere atto che “in un polveroso palazzo di giustizia celebriamo la morte dei blog” avanza delle proposte, che meritano di essere discusse con la massima urgenza, perché non si arrivi all’irreparabile. Vi prego di fare circolare questo intervento e di pubblicarlo nei vostri blog e giornali, perché la discussione sia la più ampia possibile.
Un caro saluto e a presto.
Giovanna Corradini