Facciamoci delle domande. E’ vero o no che in qualunque Paese veramente democratico l’arrogante rifiuto opposto da Gaetano Manfredi a ogni pubblico confronto con gli avversari ne avrebbe decretato la sconfitta prima ancora dell’apertura dei seggi? E non è vero che Manfredi si presenta alle elezioni accogliendo tutti gli ex avversari che portano voti?
E’ vero, certo che è vero.
E’ vero o no che in termini di “programma”, questo significa che Manfredi vuole solo vincere, ma non ha, non può avere un sistema di valori cui ispirarsi e una vaga idea di ciò che farà per la città? Non è così? Sì, è evidentemente così.
Per questo scappa.
Darete la città in mano all’armata Brancaleone che si porta appresso, per offrirla al saccheggio dei lanzichenecchi? Non gliela darete? E che farete? Per sfuggire al gatto correrete in braccio alla volpe? Voterete per Bassolino, l’uomo che vi ha sepolti sotto tonnellate di spazzatura? Andrete a votare per il “Komunista” che, zitto, zitto, si mette d’accordo con gli uomini di Salvini e vi vende al miglior offerente?
Non lo farete? E allora chi voterete?
Mi pare di sentire il coro: “Nessuno. A votare non ci andremo, così questa banda di politicanti imparerà la lezione”!.
E no, cari miei. La lezione la imparerete voi, quando, impotenti, assisterete alla privatizzazione dell’acqua e dei mezzi pubblici, quando vi ridurranno con le pezze al culo, caricandovi di nuovi debiti e distruggendo ciò che resta della Sanità e dello Stato sociale.
Lo so che lo sapete: c’è pure la Clemente. Che farete? Come pesciolini all’amo, abboccherete alle lenze che abilmente vi fanno passare sotto il naso e griderete: “Alessandra Clemente? Ma quella è una nullità!”.
Avete detto le stesse cose per De Magistris e ora volete punire Alessandra Clemente come fosse lui. Bravi! Vi siete lasciati infinocchiare dai pennivendoli coalizzati e dalle televisioni che sono tutte in mano di chi vi affama.
La verità è che il sindaco su cui puntate il dito ha messo spalle al muro personaggi potenti. e voi l’avete eletto perché vi aveva stupito per il coraggio. Voi lo sapete: in un paese come l’Italia, un magistrato che si mette a indagare su gente che ha potere ha un raro coraggio, rischia di farsi male e chiudere la carriera in malo modo. L’avete eletto per questo e gli affaristi di ogni razza hanno trovato chiusa la porta di Palazzo San Giacomo. A voi pare niente? Questa scelta gli è costata immediatamente l’ostilità di tutti i giornali e tutti i partiti. Non s’era mai visto uno schieramento così compatto.
Poiché la capitale del Sud non si poteva più spolpare, le hanno tagliato l’ossigeno e si sono inventati l’ “autonomia differenziata”. Non sapete cos’è? Un sistema per derubarvi legalmente. Bene, mentre voi dormivate, il sindaco di Napoli è stato l’unico politico del Sud a schierarsi contro l’ ”autonomia differenziata”. L’unica figura con carica istituzionale. Era il 2019. Avete sentito parlare Maresca, Bassolino e Manfredi? No stavano tutti zitti. Lui no. E con lui Alessandra Clemente.
Naturalmente se dici no a un imbroglio, gli imbroglioni te la fanno pagare. Ed ecco che nasce la favola del “populista”. Populista chi? Chi non si siede al tavolo dei gruppi di potere accampati nei partiti? Vi piaccia o no, ve lo ricordiate o no, Napoli è stata la sola grande città d’Italia in cui l’acqua è pubblica e costa meno che in tutte le altre città. E quando s’è fatto questo autentico miracolo, la Clemente, la “nullità”, era col sindaco. I partiti che oggi si presentano nascosti dietro i candidati, PD in testa, non facevano altro che sabotare. Perché? Perché a loro non interessate. A loro interessano gli affari e gli affaristi e l’acqua è un affare d’oro.
Assieme alla Clemente, De Magistris vi ha dissepolti. Vi ha trovati sotto la “munnezza” e vi ha recuperati. Aveva tre soldi, ma c’è riuscito. E’ stato un altro colpo agli affari sporchi del neoliberismo. Un colpo alla camorra, che vi aveva seppellito sotto la spazzatura. Voi ve lo ricordate Bassolino? Parlava, parlava e non faceva niente. Che fate? Tornate a votarlo?
De Magistris e la Clemente hanno tolto dalle mani dei privati la torta della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Ora c’è un’azienda comunale, l’Asìa, ci sono 10 isole ecologiche, una per municipalità, e cinque itineranti (per raccogliere mobili ed elettrodomestici che prima finivano per la strada); ci sono nuovi macchinari, c’è – e prima non c’’era – la polizia ecologica, che ha fatto multe in quantità e c’è l’esportazione in Olanda. Il sindaco non ha fatto niente? Ma voi dove siete stati in questi anni? Napoli ha raggiunto il 40% della raccolta differenziata, la raccolta porta a porta è diffusa in quasi tutti i quartieri e la TARI è tra le meno costose del Paese.
La Clemente era con lui quando De Magistris ha ricondotto al potere pubblico la gestione del patrimonio immobiliare della città. Prima – non ve ne ricordate? – prima era in mano a Romeo, che ha avuto poi problemi con la giustizia. Ci voleva coraggio. De Magistris l’ha avuto. E solo un politico di grande coraggio come lui poteva farlo. Gli altri sindaci non si erano azzardati. Romeo è parte di un gruppo finanziario assai potente ed è amico dei Caltagirone, padroni del “Mattino”, che a Napoli conta molto. Voi capite perché il giornale ha fatto guerra e De Magistris e ora la fa alla Clemente? Perché la “nullità” era con lui quando il colpo è stato assestato! Insomma De Magistris sarebbe un fallito e la Clemente è una “nullità” perché non fanno patti con i potenti? Non vendono e non si vendono?
Volete credere ancora all’informazione che ne fa una mezza tacca? Credeteci pure, ma ricordate: vi prendono per i fondelli. Eppure avete sotto gli occhi la trasformazione di quasi tutti gli incroci in rotonde, centinaia di km di strade rifatte, via Caracciolo in buona parte pedonalizzata, 150 nuovi autobus acquistati, 5 nuove stazioni della Metro. Forse non lo sapete, ma l’azienda pubblica di trasporto, l’ANM, ha di nuovo il bilancio in attivo. A voi pare poco? Avete dimenticato che siamo una città costretta a pagare un debito che risale al terremoto dell’80.
La Clemente è stata con lui nella rigenerazione della Sanità e dei Quartieri Spagnoli, un tempo luoghi pericolosi, oggi “riconquistati”, pieni di osterie e bar, e murales giganteschi conosciuti nel mondo. Napoli è stata la prima città d’Italia a dotarsi di un registro delle unioni civili, che ha permesso il riconoscimento legale a coppie dello stesso sesso e ai loro figli, anche adottivi, esempio poi seguito anche da altre città.
Volete fermare questa macchina e rimettere al volante chi vi ha distrutto? Padronissimi di farlo. Se ci pensate un poco, però, non ci vuole molto a capirlo. Avete una sola speranza: la coalizione della Clemente sostenuta da Potere al Popolo, il meglio della politica che vive in città.
Candidato di Potere al Popolo
