Agoravox ha memoria lunga e ricorda bene: un chilo di spaghetti e uno di linguine formano due chili di pasta, ma non saranno mai due chili di linguine o due di spaghetti. Benché le maestre d’un tempo si fermassero a lungo su questo concetto, non mancava la testa di rapa che trovava correttamente la somma tra i chili, ma rimaneva a bocca aperta quando si trattava di rispondere alla domanda assassina: “due chili di che? Linguine o spaghetti?
Gentaglia come De Luca massacra l’aritmetica e mette assieme un chilo di candidati della vecchia sinistra squalificata, mezzo chilo di uomini e donne di destra riciclati, qualche ettogrammo di qualunquisti ed ecco i suoi due chili e mezzo di candidati compatti, coerenti ed omogenei. Da tempo purtroppo anche l’agonizzante sinistra militante si presenta alle elezioni sommando patate, fagioli e zucchine. Si sono visti così storici astensionisti associarsi a inveterati elettoralisti e liste di riformisti fare causa comune con sedicenti rivoluzionari, esaltando contemporaneamente la bandiera del marxismo e le dottrine neoliberiste. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma puntualmente si insiste sull’unità: patate, fagioli, zucchine e se necessario, garofani e crisantemi.
Guai a consigliare una maestra e qualche lezione di recupero: passi per arrogante, spocchioso, divisivo, autoreferenziale e settario.
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Agoravox 1 luglio 2020