Ricevo e diffondo, invitando chi legge a votare come il grande regista.
Caro Aragno, ti invio l’appello per il voto a UNIONE POPOLARE del mondo della cultura, dell’informazione e della conoscenza. Ma non solo. Nel testo sono sintetizzate le motivazioni al voto. Vorrei solo aggiungere che questo a mio parere è l’unico voto realmente utile per poter riportare una sinistra degna di questo nome in Parlamento, che si batta realmente contro la guerra e ogni forma di fascismo, per la giustizia sociale e per l’ambiente. Mi dici se sei d’accordo e se posso mettere il tuo nome?
Grazie infinite, Citto Maselli
Siamo lavoratrici e lavoratori della cultura, della conoscenza, dell’informazione e della ricerca. Siamo scrittori, docenti, registi, autori, attori, artisti, scenografi, direttori della fotografia, produttori, musicisti, giornalisti, ricercatori, operatori culturali. Siamo attiviste/i, persone impegnate in forme diverse e molteplici sul piano sociale e civile, nei movimenti, nelle lotte sociali e ambientali, per la democrazia e la pace contro ogni forma di fascismo. Abbiamo storie personali e percorsi diversi, ma tutti ci siamo ritrovati concordi nello scegliere, oggi, di votare e di chiedere di votare per “Unione Popolare”.
Siamo convinte/i che la guerra sia una discriminante in questa fase della storia dell’Europa e del pianeta e che sia necessario assumere pubblicamente una posizione chiara e limpida di contrasto delle scelte belliciste del nostro paese e della Nato e che ogni sforzo vada indirizzato verso la cessazione immediata del conflitto in Ucraina e una soluzione di pace. La condanna di Putin non giustifica una guerra per procura che potrebbe trasformarsi in conflitto nucleare e che sta producendo un numero enorme di vittime. Per questo diciamo no all’invio di armi che ci ha trasformato in un paese co-belligerante in violazione dell’articolo 11 della Costituzione.
Diciamo no al riarmo e all’osceno spreco rappresentato dalle crescenti spese militari che servono a preparare nuove guerre e lo scontro con la Cina. Ci sentiamo impegnate/i per un futuro di pace e cooperazione tra i popoli e di utilizzo a fini sociali e solidali delle enormi risorse oggi dissipate per arricchire il complesso militare-industriale.
Siamo convinte/i della gravità della crisi climatica e ecologica che impone una radicale riorganizzazione della nostra società, dei nostri modi di produrre e di vivere. E a tal fine c’è bisogno di scelte coerenti e non di riverniciare di verde la logica del profitto.
Siamo convinte/i del ruolo determinate della cultura e della conoscenza per combattere la rassegnazione, l’indifferenza e l’antipolitica, per la costruzione di una democrazia vera basata sulla partecipazione e non sull’esclusione, per l’attuazione della Costituzione che assegna alla Repubblica il compito di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che … impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Ci battiamo per “una rivoluzione culturale che metta al centro le persone e i loro diritti”.
Per questo votiamo e chiediamo di votare “Unione popolare”.
Siamo convinte/i che la crescita delle disuguaglianze e un capitalismo sempre più predatorio stiano producendo una pericolosa crisi della democrazia e pulsioni razziste e intolleranti. Ci siamo battuti e continueremo a batterci contro le politiche neoliberiste portate avanti dai governi di centrodestra e centrosinistra in questi anni; contro le privatizzazioni dei beni comuni, contro le ingiustizie e lo sfruttamento, lo svuotamento della democrazia costituzionale, dei diritti sociali e civili, contro la mercificazione della cultura, dei diritti, della vita, per una società solidale fondata sul principio di eguaglianza sostanziale, sull’eliminazione di ogni discriminazione, sull’affermazione dei diritti delle donne.
Per questo votiamo e chiediamo di votare “Unione popolare”.
Sentiamo l’urgenza della ricostruzione di una sinistra basata sulla connessione tra diversi soggetti del conflitto e culture critiche che coinvolga persone, associazioni, partiti, reti e organizzazioni della sinistra sociale, culturale e politica, una sinistra ambientalista, femminista, pacifista, antirazzista, antiliberista e anticapitalista.
Per questo votiamo e chiediamo di votare per “Unione popolare”.
Noi firmatari di questo appello votiamo e chiediamo di votare “Unione popolare” per poter costruire insieme la società di cui abbiamo bisogno.
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