A volte penso che l’economia stia cancellando ogni forma di cultura umanistica e che scuola e università siano ridotte a organi di trasmissione del pensiero unico che non ammette scelte e opinioni alternative. Il filo della memoria, che gli, anziani consegnavano ai giovani, è stato brutalmente troncato.
All’orizzonte si profila una di quelle tempeste devastanti, che fanno pensare a un disastro di proporzioni incalcolabili. Qualcosa di simile al Diluvio, a un ritorno alla preistoria.
In realtà, mi dico, se la storia dell’umanità inizia con la trasmissione scritta del pensiero, è bene ricordare che anche oggi, mentre affermiamo la superiorità dei valori occidentali, la Storia convive con la Preistoria e innumerevoli sono i civilissimi occidentali prede dell’analfabetismo di ritorno: centinaia di migliaia, milioni e addirittura miliardi di donne e uomini già nella Preistoria.
Nulla è già scritto, quindi, se non le sciagurate menzogne propagandistiche, e forse tutto è ancora nelle nostre mani e soprattutto in quelle di una generazione di giovani, che merita la nostra fiducia.
Che fare, allora?
A noi tocca smascherare, seminare, sperare e difendere la speranza. Proprio come fa questa donna nel video che segue:
https://fb.watch/czLH5CBTI2/

Oggi pensavo che non ci sono più superstiti della seconda guerra mondiale. A noi figli è rimasto il ricordo dei loro racconti, ma ai giovani di oggi cosa resterà?
"Mi piace""Mi piace"