Dopo ore di discussione “muro contro muro”, si era fermi al punto di partenza e nessuno avrebbe potuto dire su quale posizione si sarebbe formata una maggoranza nel turbolento Consiglio di Classe. Tuttavia era a loro, a quei docenti, che toccava decidere, ai componenti del disorientato “organo di democrazia del basso”, come lo chiamava con impareggiabile ipocrisia Enzina Delfino, la dirigente scolastica che aveva dipinto sul viso il suo disprezzo per gli organi collegiali della scuola.
L’atmosfera si era fatta così elettrica, che in un sussulto do orgoglio “Matematica e Fisica”, al secolo Maria Teresa Scacco, con la voce ferma dei momenti di passione, s”era rivolta alla preside guardandola negli occhi e più o meno volontariamente, con tono allusivo e breutale le aveva detto quello che pensava:
– Siamo qui da ore e diventa sempre più evidente: l’andamento dei lavori del Consiglio incarna alla perfezione il frutto malato d’un matrimonio incestuoso. Le lo sa bene, preside. Un nanerottolo deforme…
Se il racconto ti piace o ti incuriosisce, ecco il link che ti porta a “Canto Libre“, che l’ha pubblicato:
https://www.cantolibre.it/cinque-in-condotta-come-cambiare-la-vita-di-un-ragazzo/
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