Due domande, prima di riportare i fatti gravissimi che accadono sotto i nostri occhi, così come in estrema sintesi li espone Viola Carofalo.
C’è stato per caso un golpe e non ce ne siamo accorti?
E’ stata cancellata con la forza la nostra Costituzione?
Voi mi direte che sono domande assurde, che tutto procede come dovrebbe, ma io penso che non sia così e mi domando se in Italia abbiamo ancora il diritto di manifestare liberamente il nostro pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione o dobbiamo prima adeguarci ai sedicenti standard di facebook, che non solo fanno a pugni con l’articolo 21 della nostra Costituzione, ma ignorano lo spirito che l’anima e tutti i suoi principi fondamentali.
Quel diritto noi l’abbiamo conquistato combattendo contro una dittatura e l’abbiamo pagato col sangue dei nostri partigiani. Proibendo a chi ne fa uso di schierarsi contro Erdogan e censurando tutti coloro che non si allineano alla sua posizione, Facebook viola le nostre leggi e non può operare nel nostro Paese. Il problema per la democrazia non sono gli scritti degli utenti, il problema è Facebook che deve adeguare i suoi standard alla nostra Costituzione o fare le valigie e andare via.
Ciò detto ecco quanto scrive Viola Carofalo:
“Proprio così, ci hanno bloccato.
La pagina fb dell’Ex OPG “Je so’ pazzo” è stata oscurata a causa dei post di solidarietà al popolo curdo. Una pagina con 126.000 follower. Qui sotto i link per continuare a seguirci. Ovviamente anche su FB, su Potere al Popolo nazionale e locale. Vi chiediamo di far girare le info perché al momento non sappiamo se torneremo online…
Alle 13 si terrà a Roma una conferenza stampa dei media Contropiano.org, InfoAut Globalproject.info oscurati per lo stesso motivo e poi tornati on line: speriamo che facciano sentire anche la nostra voce e che queste denuncia pubblica serva a inibire altre azioni di Facebook!
SITO www.jesopazzo.org
INSTAGRAM https://www.instagram.com/exopgjesopazzo/
TWITTER https://twitter.com/ExOpgJesopazzo
MAIL exopgoccupato@gmail.com
TELEGRAM https://t.me/ExOpgJeSoPazzo”.
Egregio professore, mi dispiace di doverla contraddire; ma la Costituzione, a mia memoria, fu tradita il giorno in cui il falso e spergiuro Romano Prodi giurò su di essa di rispettarne spirito e lettera, ma poi andò in armi a distruggere, per mano di quell’altro ipocrita falso e spergiuro di nome D’Alema, la ex Jugoslavia.
L’ho già scritto e mi scuso se lo ripeto; ma i due individui, falsi e spergiuri, continuano a dire la loro a voce epèer iscritto senza che alcuno li faccia tacere e non sarà difficile che Romano Prodi possa essere il prossimo presidente della repubblica. Insomma, se mi consente, un paese cattolico e da schifo.
Parafrasando P. P. Pasolini.
Ha affermato Pasolini: “Mostruoso è chi è nato dalle viscere di una donna morta.” Noi italiani siamo un popolo mostruoso perché nato dalle viscere di un paese morto! Un paese ucciso, a me pare, dalla più stupida delle monarchie europee, come la definì Paolo Volponi. Una monarchia di debosciati, uomini e donne uno più cornuto e bastardo dell’altro: non è uno sfogo, è la realtà di fatti; una genìa di vigliacchi e di criminali comuni i quali, quando cominciarono ad aprirsi spiragli al commercio delle opere poste all’Indice, avvenne in Toscana e in Veneto soprattutto, non videro di meglio che conformare la censura statale a quella ecclesiastica (E. Rea La fabbrica dell’obbedienza) dando vita così all’alleanza tra trono e altare. Un paese bello ma inutile, è stato detto di esso. Un paese con una infame borghesia divisa tra alta borghesia profondamente ipocrita e falsa ed una piccola e media borghesia per lo più ignorante ladra meschina invidiosa avara razzista, con una inumana religione organizzata in multinazionale del crimine che da cinque secoli ci vieta di assumere uno spirito critico e dalla quale storicamente ci viene tutta la corruzione pubblica ed amministrativa di cui siamo capaci la cui matrice è in quello Stato Pontificio tanto corrotto che per vastità e profondità per putridume e contagio sollecitarono a Rossini un’opera lirica mai portata a conoscenza della gente, con un ceto politico che è in genere cialtrone e degenerato, tanto a livello locale quanto a livello nazionale, per colpa del quale a tutt’oggi sopravvive in campagna quell’idiotismo culturale e sociale che già Marx ed Engels denunciarono nel 1848: ma dicono che la politica fa apparire e la politica politicante è anche ben pagata e non dà responsabilità, ecco perché moltissimi imbecilli vi si dedicano…e senza che gli altri provvedano ad eliminarli. Un paese in cui: “…agli stessi intellettuali non è parsa sproporzionata od offensiva l’affermazione secondo la quale <>“ Frase, quest’ultima, tratta da un articolo di Franco Ferrarotti su Belfagor 2/1998.
Dovrà scorrere tanto sangue per salvare questo disgraziato paese: occasione che abbiamo avuto due volte, col Risorgimento e con la Resistenza, ma non ne abbiamo saputo approfittare.
E se il paese verrà salvato, occorrerà rimettere mano alla Costituzione ripristinando il testo nato dalla Resistenza apportando le seguenti modifiche:
– Sostituire l’art. 7 con la seguente dizione che non lascia vie di fuga: “le religioni sono soggette alle leggi dello Stato, senza se e senza ma” al fine di dare reale valore e forza alla laicità dello Stato e delle sue istituzioni;
inserire un articolo che preveda la messa in stato di accusa con relativo processo per tradimento della patria e del popolo nonché per violazione del giuramento per chi dovesse venire meno alla Costituzione al fine di evitare che impuniti bugiardi e spergiuri, come Romano Prodi che ha la confessione che tutto gli risolve placidamente e Massimo D’Alema che ha la pura ipocrisia che lo assolve: tanto per citare i due guerrafondai più noti tra il manipolo dei numerosi cialtroni che appestano il ceto politico nazionale, continuino nella loro opera di mistificazione della realtà; e ciò non sarebbe per questo disgraziato paese un progresso da poco.
La frase fra virgolette e saltata nel copia/incolla è la seguente: gli italiani di oggi, rispetto ai Romani antichi, sono solo i vermi nella carcassa.
Caro Padovan, ho pubblicato i suoi graditi e condivisibili commenti con un ritardo notevole di cui mi scuso. Purtroppo vivo un momento difficile. Per il blog faccio quel che posso, ma non basta. Verranno giorni migliori.