Nel 1926 non poteva certo saperlo, ma dopo aver fatto approvare le sue “leggi fascistissime”, Mussolini s’era già messo irrimediabilmente sulla strada che lo avrebbe condotto a piazzale Loreto.
Certo, non saranno rose e fiori, ma c’è qualcosa di nuovo oggi nell’aria, anche se appare cupa come non mai. E’ che a poco a poco nelle coscienze più avvertite si fa largo una consapevolezza che orienta l’ago delle bussola e indica la rotta.
Quando il potere definisce sicurezza l’omicidio premeditato delle regole che si è dato e sulle quali ha liberamente giurato, ladri, corrotti e prepotenti esultano festosi. La gente onesta no. La gente onesta si sente invece molto più insicura e minacciata, ma proprio per questo comincia ad avvertire chiaro il bisogno di difendersi. Un bisogno che prima o poi diventerà resistenza.
E’ legge della storia: contro la sicurezza promessa da governi liberticidi i popoli ritrovano la loro antica sapienza e una dignità che non è possibile piegare, quanti che siano i gendarmi tracotanti, le leggi inique e le violenze “legali”.
Governo: l’omicidio premeditato delle regole su cui ha giurato
06/08/2019 di giuseppearagno
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