Quelli dell’«ex OPG, Je so’ pazzo», in perfetta linea con la loro storia di fertile squilibrio, hanno lanciato una «proposta impossibile» e l’hanno presentata così:
https://www.facebook.com/exopgjesopazzo/videos/1262643900508937
Subito dopo si sono interrogati:
«E’ possibile una sinistra di alternativa e davvero popolare, che FACCIA FATTI e non solo chiacchiere, è possibile che qualcosa in questo paese corrotto nasca dal basso, che un progetto nuovo non venga soffocato, che riesca – non diciamo a convincere – ma almeno a farsi vedere e riconoscere da milioni di persone che ne hanno bisogno?
E’ possibile non “rappresentare” le classi popolari, ma renderle protagoniste, farle irrompere sul teatrino elettorale, sfruttare questi mesi per sorprendere l’assetto di potere e far apparire i fantasmi, i rifugiati della crisi, quel benedetto spettro che ancora si aggira per l’Europa?»
Una risposta non l’hanno trovata, ma hanno deciso di andarla a cercare assieme alla gente, assieme a quel «popolo di sinistra», che sembra invisibile però esiste.
E’ possibile, quindi?
«Possiamo scoprirlo insieme sabato 18 a Roma!
Quanto più ci mettiamo, tanto più ci riusciamo!
Potere al popolo!».
La conclusione del ragionamento è questa apparente follia:
18 NOV h. 11, Teatro Italia, via Bari, 18 Roma
Assemblea: costruiamo una lista popolare alle prossime elezioni!
Com’è naturale, i politicanti sorridono con aria di sufficienza, gli intellettuali che vivono all’ombra del regime preparano la scomunica, gli opportunisti fanno i loro conti e già cercano varchi per mettere le mani sull’iniziativa, la stampa, infine, il vero, autentico specchio d’una democrazia malata, si dà la consegna del religioso silenzio. E va bene così.
Chi paga il prezzo delle politiche neoliberiste, chi lotta per sopravvivere, chi non vota perché «tanto sono tutti uguali e non cambia niente», quella metà e forse più di popolazione esclusa, ridotta in miseria, espropriata di ogni diritto, umiliata e calpestata, resterà indifferente? E’ davvero pazzia credere che oggi c’è chi può parlare alla gente e chi invece non può più farlo? Probabilmente i pazzi ragionano meglio dei “normali” e larghi strati dell’elettorato del no al Referendum, benché tradito, è pronto alla battaglia, ma non trova riferimenti.
Quale che sia la verità, di fronte alla minaccia di una svolta autoritaria, qual è il quadro politico? Ci sono le destre classiche e quelle dipinte di rosso, un sedicente centro sinistra che da anni ha aperto il «dialogo con Casa Pound» ed è nei fatti molto più fascista dei fascisti. E’ il centro sinistra che porta sulla coscienza i crimini più feroci della storia della repubblica, dalla distruzione della scuola a quella dei diritti dei lavoratori. In una simile situazione, la via indicata dall’Ex OPG risponde a una inoppugnabile verità: ogni spazio che lasci vuoto è destinato ad essere occupato. E poiché lo spazio da occupare è enorme, la sola, autentica follia è quella di chi resta a guardare.
Il 18 novembre, quindi, bisogna partecipare.
L’ha ribloggato su Sinistra Newse ha commentato:
Domani appuntamento a Roma, non mancate! ✊