Undicimila, afferma il cronista indifferente. Tanti gli uomini, le donne e i bambini che hanno attraversato il Canale di Sicilia. “Successo politico” della stretta di freni, sottintende, ma nulla dice dei morti affogati, di quelli rispediti nei luoghi di tortura, consegnati ai nostri complici macellai e restituiti alla disperazione da cui speravano fuggire. Le nostre “bombe intelligenti” sono sparite dalla scena, assieme a Giorgio Napolitano, anima nera della tragedia libica e autentico killer della repubblica. Non conosciamo i “numeri” della strage, non possiamo – e in tanti purtroppo non vogliamo – fermarci sulla tragedia cui assistiamo.
Quanti sono i morti? Quante le donne stuprate? Quanti i bambini uccisi o lasciati soli in balia di criminali? Le più atroci tempeste della vicenda umana si riducono a due parole nei manuali di storia e sono binari morti, rami secchi, passato senza presente. E’ anche per questo che parlamentari illegittimi – eccoli i veri e autentici clandestini – hanno potuto approvare di nuovo leggi razziali e far passare il “Codice Minniti”, mentre sotto i nostri occhi ovunque si rinnova in Europa la ferocia hitleriana.
E’ ferragosto. Gli “esportatori di democrazia” riposano e nessuno chiede conto delle nostre giovani generazioni rapinate del futuro, dei vecchi condannati al lavoro forzato, di una infinita barbarie che i pennivendoli chiamano civiltà.
Se mai verrà il tempo delle ricostruzioni, si vedrà che la nuova banalità del male ha causato un genocidio. Il futuro è già scritto? No, il futuro lo scriviamo noi e perciò maledico questa mia vecchiaia che mi impedisce di ribellarmi in tutti i modi possibili, armi comprese, al nuovo fascismo che dilaga.
Fuoriregistro, 16 agosto 2017
Rieccomi! Mi hai fatto tornare in mente questo splendido film contro il razzismo: https://wwayne.wordpress.com/2017/03/19/ci-sposeremo-te-lo-prometto/. L’hai visto?
Grazie per l’attenzione e il commento. No, non l’ho visto, ma dopo il tuo commento cercherò di farlo.
Ottima decisione! Grazie a te per la risposta! 🙂
Minniti rappresenta una variante del cosiddetto “populismo”, al tradizionale discorso del ministro interni del 15 agosto sostiene che hanno pari valore e dignità il diritto ad essere accolti ed il diritto di chi accoglie ( le paure di chi accoglie, dice poi.)
In astratto, forse, ma di fronte ad una situazione per cui dall’Africa sfuggono a guerre miseria e carestie (dovute alle mene dell’ occidente, peraltro), la salvaguardia della vita di questi sfortunati sicuramente prevale, anche perché i picchi possono impressionare ma l’immigrazione in italia diminuisce a causa della crisi, e per la stessa ragione diminuiscono pure gli immigrati residenti.
un ministro degli interni serio direbbe bene, ora è il momento di salvaguardare la vita, anche perché lo impongono le convenzioni internazionali (stato di diritto liberale), i flussi sono in diminuzione e per il futuro cercheremo dio cambiare le politiche verso gli stati di provenienza degli immigrati, sicchè questi potranno avere una vita a casa loro
Ma Minniti non è un ministro né uno statista serio (anche se fa di tutto per apparire tale), ed asseconda le paure sparse da Salvini Grillo etc ). Ed i migranti residenti in italia? Schiavizzati nelle campagne girando per l’italia a raccogliere frutta e ortaggi, le donne rumene sistematicamente stuprate dagli agricoltori del foggiano ( inchiesta del Guardian). A loro cominciano ad essere commisti gli italiani, vedi le donne italiane morte per calore e fatica negli ultimi anni nelle nostre italiche campagne. Italiani brava gente ? I migranti prefigurano cio a cui il Capitale in crisi vuole portare tutti noi, italiani e no!