Palazzo Chigi produce l’ennesimo capolavoro. Manca solo la colonna sonora; qualcuno suggerisce “Bella Ciao”, ma non si vorrebbe suonarla a Piazzale Loreto. Dopo “La cura Monti” e “L’omicidio Letta”, il copione è pronto e il titolo è tutto un programma: “Renzi shock”, l’ha chiamato il regista Napolitano. Da mesi ormai l’asta batte e ribatte sulla tavoletta e il rumore secco scuote i torpidi addetti: “Ciak! Motore, azione! Silenzio! Si Gira!”. Puntualmente, però, qualcuno sbaglia e si ricomincia.
Dopo la lacrimante Fornero, ministro del lavoro e delle politiche sociali nel disastro guidato da Monti, tocca ora alla sorridente Madia, Dio sa perché ministro della Pubblica Amministrazione nel governo incubo guidato dal pupo fiorentino. La Fornero bloccò gli insegnanti in servizio nell’anno 2011/2012 e non li mandò in pensione; il puffo di Rignano aveva solennemente promesso di voltare pagina, poi, come al solito, è cambiata la scena. Ciak! Motore, azione! Silenzio! Si gira!” e i docenti sono stati bloccati di nuovo con la valigia in mano sul piede di partenza. I conti ormai non li sa fare nessuno, nemmeno quelli facili facili che basta un pallottoliere. Mancano 45 milioni di euro: l’illusionista fiorentino se li è fregati per darli ai generali.
Le cose ora stanno così: trovati i soldi per le pallottole afghane – 450 milioni di euro sull’unghia in fruscianti biglietti firmati Bicciè – non c’è un soldo bucato per i sempre più vecchi docenti da pensionare e ormai pare chiaro: i 4.000 mila “Quota 96” in pensione ci andranno a novant’anni.
Il pupo fiorentino che governa l’Italia è come la Regia Marina: ciò che dice la sera non vale la mattina.
Uscito su Fuoriregistro il 5 agosto 2014.
Mi preme di notare, e chiedere chiarimento a chi ne sa di più, che i problemi affrontati dal governo mi paiono tutti di pura ragioneria.
La politica non dovrebbe essere qualcosa di diverso? Di più coinvolgente la comunità tutta?
Magari di sacrficio immediato, ma di ampio respiro, chiaramente motivato; decisamente orientato al futuro; con il consenso della comunità? Ma non dei criminali in attesa di carcere!
NOn ne so più di lei, ma mi pare che abbia ragione. Aggiungerò che anche di ragioneria il governo pare intendersi poco. La politica è ben altra cosa. L’hanno ridotta a una vendita di fumo, buona per ingannare la comunità. Non c’è un programma, non ci sono valori di riferimento. C’è un accordo più o meno segreto tra avventurieri e malavitosi.