Stupore, consensi, proteste e un Paese che va allo sbando, ma non si ferma a pensare: Berlusconi assolto perché il fatto non sussiste. Il concussore non ha un concusso e la minore stuprata nega lo stupro. I processi si fanno sui fatti e le condanne richiedono prove inconfutabili. Ci sono state invece, ma processi non se ne fanno, infamie senza nome, consultazioni con Monti quando il governo di centro destra era solido in Parlamento, la speculazione telecomandata sui titoli di Stato, tre governi illegittimi e in ultimo Renzi, un signor nessuno che stupra la Carta costituzionale e scrive una legge elettorale che nemmeno il fascista Acerbo avrebbe osato proporre. Berlusconi assolto perché il fatto non sussiste. E allora? Molto probabilmente è vero ma siamo comunque fuori tempo massimo. Tocca badare a se stessi, perché il regime mette radici e non se ne esce senza una nuova Resistenza.
Pensatela come volete, destra, sinistra, centro, nordici, sudici e tutte le varianti della nebulosa pentastellata: c’è un solo problema, grande, gigantesco, decisivo e definitivo. Vive al Quirinale e si chiama Giorgio Napolitano, stalinista ai tempi della tragedia ungherese, liberista nell’Europa di Draghi, sponsor di Renzi ai tempi della democrazia autoritaria.
Scacco matto! Berlusconi innocente. Napolitano no
18/07/2014 di giuseppearagno
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