Oggi la prima presentazione, alle 18 presso il Circolo della Stampa di Trieste (Corso Italia 13), con la partecipazione di Ljubo Susic e di Alessandra Kersevan. Altre seguiranno. Leggete questa nota dell’ottima Claudia, poi, acquistatelo di corsa: si chiama La “Banda Collotti”. Storia di un corpo di repressione al confine orientale d’Italia, ed. Kappavu. Claudia Cernigoi non ha bisogno certo che sia io a dirlo, ma lo faccio ugualmente, in segno di stima e di amicizia: per quel che vale la mia parola, garantisco: una lettura preziosa.
“Ho cominciato a scrivere questo libro più di dieci anni fa, pensando all’inizio di farne un breve dossier, come quelli che pubblico per la Nuova Alabarda. Avevo iniziato riordinando un po’ di documenti storici e di testimonianze e poi, andando avanti, mi sono accorta che mentre scrivevo la storia del corpo di repressione avevo iniziato a ricostruire anche una parte della storia della Resistenza di queste terre, e così ho proseguito raccogliendo altri documenti, ma soprattutto testimonianze di persone che avevano vissuto quei momenti e me ne hanno resa partecipe. Così ne è uscito un libro piuttosto corposo, ricerca che per me ha significato non solo conoscere fatti storici ma anche entrare in contatto con tante persone che avevano lottato e sofferto per la libertà, ed alla fine ne sono uscita più ricca interiormente. Ringrazio ancora tutti coloro che mi hanno aiutata e che sono ricordati all’inizio del libro, e mando un pensiero particolare agli ex prigionieri che hanno accettato di visitare la sede di via Cologna, dove erano stati detenuti e torturati, per ricostruire con noi, che “viviamo tranquilli nelle nostre tiepide case” quei tempi terribili che non abbiamo vissuto, noi che grazie al sacrificio di persone come loro oggi possiamo vivere liberamente”.
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