E’ frutto d’un lavoro collettivo. Indica un modello di sistema formativo del tutto alternativo a ciò che da anni propongono governi incompetenti, espressione d’una visione neoliberista della società, responsabile dello sfascio morale, prima ancora che economico e politico non solo del nostro Paese, ma di un’Europa che, dichaiarandosi unita, ha messo assieme solo i privilegi e s’è costituita in Statoi teocratico la cui divinità si chiama mercato.
E’ vero, si parla più di università che di scuola, ma l’università è interesse specifico del mondo della scuola che nel documento, comunque, un suo ruolo ce l’ha ed è indiscutibilmente migliore di quello che le hanno assegnato, da destra come da sinistra i ministri che se ne sono occupati da Berlinguer a Profumo. Al dibattitto da cui nasce il documento ha partecipato anche “Fuoriregistro”, che ora lo diffonde e lo propone ai docenti. Chi condivide i principi fissati nel testo, può comunicare l’adesione al seguente indirizzo mail: universitachevogliamo@gmail.com.
Uscito su “Fuoriregistro” il 27 setttembre 2012
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