Di vero trovi infine solo il cielo,
un infinito velo
di muta indifferenza,
l’approdo d’una gelida accoglienza
al dolore, all’amore,
a chi nasce e poi muore.
Della tua bella festa
tutto quello che resta
è un’amica ferita
tra poveri doni per Gaza aggredita:
chi mai l’ascolterà la Palestina
nell’alba inebetita domattina?
Invano ha chiesto aiuto.
Questa notte è un rifiuto,
altro non è l’inganno
che chiami Capodanno:
solo un rifiuto. E nessuno l’ascolta
l’urlo d’una rivolta,
un sussulto d’amore,
un grido di dolore.
Tutto quello che resta
della tua bella festa
è una voglia malata d’ingannare
la vita e poi far finta di sperare.
Alba di Capodanno
01/01/2010 di giuseppearagno
Mi piace davvero, davvero….grazie.
Grazie a te che hai voluto dirmelo. Le tue parole danno un significato al mio “stare in rete”, mi dicono che non siamo solo freddi pianeti nel buio dell’universo. Comunichiamo.
….e tutto ciò che resta di ogni giorno dell’anno è la consapevolezza di provare ancora emozioni grazie ad un amico poeta e guerriero.Grazie
Cara Aurora, tu non puoi immaginare quanto io abbia imparato da te e da voi tutti del gruppo che a Bagnoli sta facendo davvero miracoli nella scuola, nella cultura e nella maniera d’essere d’una città che conosce l’emozione delle vette e la disperazione dell’abisso. Grazie per le belle parole.