Guardati da lontano, amica mia,
senza malinconia.
E sorridi, ché puoi.
Di me, di te, di noi.
Dentro di te affannata
hai la fatica delle tue salite
e la serenità della discesa
tu l’hai dimenticata.
Lo so che sei sfinita,
che ti tenta la resa,
ma una salita è sempre una discesa.
Guardati dentro ancora un’altra volta,
guardati capovolta.
E’ un dono di natura,
resiste alla sventura
la forza misteriosa
che allontana la resa
e non ci fa schiacciare
dal continuo cercare
il senso della vita
nell’anima ferita.
Guardati da lontano, amica mia,
senza malinconia.
Il senso della vita
14/05/2009 di giuseppearagno
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